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...e spesso e' un'importante tappa nel progresso tecnologico della maggior parte delle civilta' evolute, ma non muta la condizione di isolamento del mondo che lo sviluppa, ne' puo' avere significative applicazioni sul piano commerciale e sociale. Solo la propulsione a curvatura, o meglio il complesso di nozioni e tecnologie che essa comporta, consente di aggirare gli inconvenienti visti e aprire alla specie che la sviluppa le porte della comunita' interstellare. Non a caso la Prima Direttiva considera idonee al Primo Contatto solo le civilta' che abbiano sviluppato tale tecnologia. E' ora, pertanto, di entrare in curvatura!

SEZIONE PRIMA:LA STRUTTURA DELLO SPAZIO

La propulsione a curvatura puo' essere definita in questo semplice modo: mentre nella propulsione a impulso si sposta la nave nello spazio, in curvatura si "muove" lo spazio attorno alla nave! Per la precisione, si comprime lo spazio nella direzione di avanzamento della nave, e lo si espande nella direzione opposta. Le tre righe che precedono, se lette dalla prospettiva di un fisico dell'epoca pre-curvatura, sollevano cosi' tanti problemi da richiedere, per la loro esauriente illustrazione, uno spazio e un tecnicismo incompatibili con lo scopo della presente trattazione. Cerchero' di procedere passo per passo, limitando il tecnicismo allo stretto indispensabile. Intanto, come e' possibile "comprimere" o "espandere" lo spazio? Occorre chiarire, a questo punto, cos'e' esattamente (o quasi) lo spazio. Si tratta, in verita', di un concetto estremamente complesso, sia dal punto di vista fisico-matematico che da quello filosofico [11]. Cominciamo dalla nozione piu' elementare, che definisce lo spazio come distanza tra due corpi. Si tratta di una definizione banale solo in apparenza, perche' contiene una verita' fondamentale: lo spazio esiste solo in presenza di materia (o energia), non e' concepibile uno spazio "vuoto": se dall'universo, con un qualche procedimento fantastico, potessimo rimuovere tutta la materia e l'energia esistente, non avremmo un universo vuoto, ma, al contrario, non esisterebbe piu' l'universo (a patto di sparire anche noi). Una delle fondamentali acquisizioni della fisica relativistica e' difatti che lo spazio ha una "struttura", ha delle "dimensioni", e non deve essere pensato in antitesi alla materia-energia, come una sorta di fondale in cui la massa recita da attrice principale; la materia, l'energia, le particelle in realta' sono "spazio concentrato", o piu' tecnicamente "dimensioni collassate". Ma un passo alla volta: torniamo alla struttura dello spazio. Come appena detto, lo spazio presuppone l'esistenza di materia-energia; niente materia, niente spazio. Dal punto di vista strettamente intuitivo, appare ovvio che non si possa parlare di distanza tra A e B se A e B non esistono (benche' la realta' sia molto piu' complessa). Lo spazio e' "creato" dalla materia, la quale non e' altro che un particolare "tipo" di spazio. Facciamo un altro passo, e parliamo di tempo. Definire il tempo non e' meno arduo che definire lo spazio, e solitamente le definizioni peccano di tautologia, giacche' definiscono il tempo come durata o intervallo tra due eventi, senza riuscire a chiarire cosa sia la "durata". Una prima osservazione che si puo' fare, pero', e' che, al pari dello spazio, anche l'esistenza del tempo richiede materia-energia; perche' ci sia un "prima" e un "dopo" e' necessario che ci si riferisca a "qualcosa" (di diverso dal tempo stesso), ad un "evento". Spazio e tempo sono accomunati, nella loro esistenza, dalla necessita' dell'esistenza della materia: niente materia, niente tempo, niente spazio. Spazio e tempo hanno pero' un legame ben piu' stretto, accertato fin dalla nascita della fisica relativistica; legame talmente stretto da far considerare il tempo una delle dimensioni dello spazio: si parla, difatti, di spazio-tempo. Per capire come possano essere legati dei concetti che, apparentemente, non hanno niente in comune, pensiamo ad un oggetto qualunque: appare evidente che tale oggetto occupa una posizione ben definita nello spazio, che puo' essere determinata con precisione indicando le distanze da una serie di punti di riferimento,........

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