...Dulcis in fundo, una volta raggiunta la singolarita' difficilmente potremmo venirne fuori, non potendo con i motori a impulso ne' raggiungere, ne' superare la velocita' della luce. Come se non bastasse, non andremmo comunque a finire da nessuna parte, perche' la singolarita' resta dov'e' e non si muove certo nella direzione che ci aggrada (e se volessimo spostarla noi dovremmo fare i conti, per dirne una, con la sua formidabile inerzia). Insomma, usare un buco nero per viaggiare nello spazio e' un po' come volere entrare in una stanza passando per il buco della serratura: scomodo, doloroso, inutile! Ma a noi serve proprio una curvatura del tipo di quelle generate dalle singolarita'! Torniamo al punto di partenza: come curvare lo spazio? Con la gravita'. Cos'e' che genera la gravita', o se si preferisce i gravitoni, le particelle portatrici della forza gravitazionale? La massa. Per avere il campo gravitazionale di una stella devo per forza disporre della massa di una stella? No! E' qui che risiede l'inizio della soluzione dei nostri problemi. In natura, il campo gravitazionale ha simmetria sferica: si estende uniformemente in tutte le direzioni, con intensita' decrescente (in proporzione quadratica) rispetto alla distanza dalla sorgente. Per i nostri fini, questo e' un enorme spreco! In natura e' bene che le cose vadano cosi', perche' l'universo come lo conosciamo non potrebbe certamente esistere (e noi con lui) se la gravita' operasse in una sola direzione. Ma a noi non interessa curvare un enorme volume di spazio, bensi' agire solo nella zona che intendiamo attraversare. La radiazione elettromagnetica si comporta, per certi aspetti, come il campo gravitazionale: anch'essa ha simmetria sferica, anch'essa ha intensita' decrescente con il quadrato della distanza. Ma le specie evolute hanno, da molto prima del saper viaggiare nello spazio, appreso come "piegare" la radiazione EM alle proprie necessita', ottenendo onde propagantesi in una direzione prefissata, o luce monocromatica (laser, maser ecc.). La stessa cosa si e' riusciti a fare con la gravita', mediante la polarizzazione gravitazionale. La teoria del Campo Unificato, con cui le forze della natura (Gravitazionale, Elettrodebole, Forte, Repulsiva) vengono descritte come diverse manifestazioni di un unico ente [14], ha consentito la manipolazione delle onde gravitazionali con modalita' analoghe a quelle conosciute sin dall'antichita' con le onde EM. In particolare, e' stato possibile porre onde gravitazionali in concordanza di fase [15] ed ottenere delle emissioni coerenti, in modo da creare treni d'onda a propagazione lineare. E' noto da tempo che particolari leghe metalliche contenenti elementi transuranici di elevatissimo peso atomico (cortenide di verterio, thoronium arkenide) possono emettere gravitoni in condizioni particolari (la cortenide di verterio se esposta a plasma ad alta energia, il thoronium arkenide se posto in rotazione a velocita' elevate, in un ambiente di gas chrylon e applicando un'opportuna differenza di potenziale). La prima lega viene utilizzata per le bobine delle gondole a curvatura delle navi spaziali, la seconda per la realizzazione dei generatori di gravita' artificiali. La caratteristica fondamentale di queste leghe e' il consentire la trasformazione, con rendimento piuttosto elevato (intorno al 70%) della forza elettromagnetica in forza gravitazionale. Conversione resa vantaggiosa dal fatto che la forza elettromagnetica ha intensita' ben superiore a quella gravitazionale (il debolissimo campo magnetico della maggior parte dei pianeti di classe M e' sufficiente a spostare l'ago di una bussola, vincendo l'attrazione gravitazionale).Con procedimenti particolari (vedi la sezione settima) e' possibile fare in modo che l'emissione di gravitoni avvenga unicamente lungo una direzione prefissata, e con frequenze predeterminate [16]. Le onde gravitazionali cosi' emesse sono poste in concordanza di fase, in modo che l'energia della successiva si sommi a quella della precedente, e si concentri in un ristretto volume di spazio. E' cosi' possibile realizzare un campo gravitazionale di elevata intensita' e limitata estensione, senza dovere disporre della massa necessaria per ottenerne uno di analoga intensita' in modo "naturale". Il consumo di energia necessario e' certamente elevato, ma di gran lunga inferiore a quanto teorizzato in epoca pre-curvatura. A questo punto e' evidente che, facendo in modo che il campo gravitazionale (di intensita' analoga a quello esistente nelle singolarita') si formi nella direzione di avanzamento della nostra nave,.....

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