...determinato dal campo di curvatura ed espresso in cochrane, a e' una costante, assume valori diversi a seconda dei fattori warp, e viene determinato empiricamente, c e' la velocita' della luce in km/s. Per w = 1 cochrane, come detto, la velocita' di curvatura e' pari a quella della luce, nel senso che l'effetto propulsivo consente di spostare la nave ad una velocita' che, nello spazio normale, sarebbe pari a circa 300.000 km/s, senza effetti relativistici apprezzabili. Per w = 2 cochrane, la velocita' warp e' pari a 10 volte quella della luce; per w = 3, v = 39c; per w = 4, v = 102c; per w = 5, v = 214c; per w = 6, v = 392c; per w = 7, v = 656c; per w = 8, v = 1024c; per w = 9, v = 1516c; per w = 9.6, v = 1909c; per w = 9.9, v = 3053c; per w = 9.99, v = 7912c; per w = 9.9999, v = 2377360c; per w = 10 la velocita' e' infinita, ossia il tempo di arrivo a destinazione e' nullo. Si tratta di un limite teorico, irraggiungibile allo stato attuale delle conoscenze.

SEZIONE QUINTA: CURVATURA E PARADOSSI RELATIVISTICI


La propulsione a curvatura consente di spostarsi in tempi brevi su distanze interstellari aggirando il limite relativistico della velocita' della luce. Occorre a questo punto esaminare alcuni dei cosiddetti paradossi relativistici, connessi all'impossibilita' del superamento della velocita' della luce e al comportamento dei corpi materiali all'approssimarsi a tale velocita'. Come si illustrera' in proseguo, si tratta di paradossi soltanto apparenti, e dovuti all'equivoco del confondere il limite c con l'impossibilita' di inviare informazioni eludendo tale limite.

Causa-effetto.
Cominciamo col principio del sovvertimento del rapporto causa - effetto. Supponiamo che sul pianeta X avvenga l'estrazione di una lotteria, e l'informazione sui numeri estratti debba essere trasmessa sul pianeta Y, distante un anno luce, dove si trova il giocatore interessato. Normalmente, il giocatore sapra' quali numeri sono stati estratti un anno dopo l'effettiva estrazione, dal momento che l'informazione, trasmessa mediante radiazioni elettromagnetiche (mettiamo da parte le trasmissioni subspaziali), impiega questo tempo per raggiungerlo. Se pero' un viaggiatore spaziale, usando una nave a curvatura, gli comunica il risultato dell'estrazione prima del decorso dell'anno, ecco che il giocatore conosce un evento che ancora appartiene al "suo" futuro, e puo' cominciare a far spese... prima della vincita. Oppure, per fare un altro esempio, supponiamo che a 10 anni luce dal pianeta P esploda una supernova: gli abitanti di P sapranno dell'evento solo dopo 10 anni. Ma se il solito viaggiatore spaziale con nave a curvatura li va ad avvisare prima che la luce (e le radiazioni) della nova li raggiungano, ecco che consente loro di salvarsi da un evento che esiste solo nel "loro" futuro. In entrambi i casi, il paradosso consisterebbe nel fatto che le azioni del giocatore del pianeta Y e degli abitanti del pianeta P siano influenzate da eventi per loro ancora non accaduti. Difatti, poiche' per la relativita' classica nessuna informazione puo' essere trasmessa nell'universo a velocita' superiore a quella della luce, i soggetti in questione non hanno alcun modo di conoscere gli avvenimenti citati, ne' di sapere della contemporaneita', rispetto al loro sistema di riferimento, dell'estrazione della lotteria o dell'esplosione della supernova. Alla base del paradosso sta l'asserita impossibilita', per osservatori molto distanti tra loro, di sapere se un dato evento sia o meno contemporaneo per entrambi. Questo perche' nella relativita' classica dall'insuperabilita' della velocita' della luce veniva desunto il corollario dell'impossibilita' della trasmissione di informazioni a velocita' superiore, sia pure in altro modo. Corollario che la propulsione warp ha dimostrato essere falso.

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